– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Preferisco di no: un po’ di letteratura nordamericana di ieri e di oggi di Renzo Favaron Non è mai troppo tardi. Forse, in pari tempo, non è retorico domandarsi: «Non è il passato a essere come una fiammella che ci precede, più che il… Continua a leggere “Renzo Favaron, Preferisco di no: un po’ di letteratura nordamericana di ieri e di oggi”
Il momento della responsabilità e altri momenti. Ho visto perdere Varenne di Alberto Bertoni (Manni) di Renzo Favaron È frequente che la musa di un poeta abbia a che fare con la malattia dell’anima e del soma. E subito il pensiero va all’esistenziale… Continua a leggere “Riletti per voi #25: Alberto Bertoni, “Ho visto perdere Varenne”; (ri)letto da Renzo Favaron”
Quetzal o quando non ci sono più gli uccelli di una volta Qualche anno fa scrissi una recensione per Luí (Einaudi editore, 2003) di Giancarlo Consonni, una raccolta di poesie in cui si percepiva acutamente lo stridore, l’urto della civiltà urbanizzata a detrimento della… Continua a leggere “Luigi Bressan, Quetzal (nota di Renzo Favaron)”
Economicamente parlando, Apollonia non aveva mai avuto bisogno di ricamare tovaglie e tovaglioli, ma così ingannava il tempo sin da quando la conoscevo. Erano passati più di vent’anni e né la radio né la televisione erano riuscite a scalfirla, a destare in lei la… Continua a leggere “PoEstate Silva: Renzo Favaron, Apollonia (un ricordo)”
Una mattina d’inverno (Natale 1985) Non mi pento di aver fatto il militare,me ne pentirei se a militare non avessifatto parte della truppa… Max Frisch, Libretto di servizio Babbo Natale ci portò in regalo una bianchissima coltre di neve.Subito dopo la sveglia, dagli… Continua a leggere “Tutti i post di Natale #5: Renzo Favaron, Una mattina d’inverno (Natale 1985)”
Renzo Favaron, Diario de mi e de la me luna, LietoColle 2018 La lettura del Diario de mi e de la me luna di Renzo Favaron è giunta a me con l’invito a ripercorrere la sua opera poetica in dialetto e, in particolare, le… Continua a leggere “Renzo Favaron, Diario de mi e de la me luna”
Dag Solstad: l’insostenibile leggerezza dell’eroe cerebrale di Renzo Favaron . Il tempo è il protagonista delle ultime tre opere tradotte e pubblicate in Italia (da Iperborea, traduttori Maria Valeria D’avino e Massimo Ciaravolo) di Dag Solstad (si pronuncia “sulstà”), ovvero Romanzo 11, libro 18, Timidezza… Continua a leggere “Dag Solstad: l’insostenibile leggerezza dell’eroe cerebrale.”
Dorothy Allison, Trash, traduzione di Margherita Giacobino, Il Dito e la Luna, 2006, € 16,00 di Renzo Favaron * Leggere Dorothy Allison è toccare con mano il fatto, se così si può dire, che l’America ha un nucleo di popolazione non “colored” aborrita e discriminata,… Continua a leggere “Riletti per voi #15: Dorothy Allison, Trash”
Thierry Metz, Diario di un manovale Titolo originale Le journal d’un manoeuvre (Gallimard, 1990) Traduzioni di Renzo Favaron * 16 giugno – L’agenzia di lavoro temporaneo mi ha trovato un impiego in una cooperativa. Otto ore al giorno. Salario minimo. Dopo mattatoi, fabbriche, torno… Continua a leggere “Thierry Metz , Diario di un manovale”
“Pasque: sigillo di un engagement” di Renzo Favaron Come ha ben evidenziato Stefano Agosti, Pasque (Milano, Mondadori, 1973) non introduce un tema nuovo nella già cospicua varietà di motivi presenti in tutta l’opera precedente di Zanzotto. Tuttavia, al di là di un richiamo che affonda… Continua a leggere ““Pasque: sigillo di un engagement”. Su Andrea Zanzotto (di Renzo Favaron)”
Una mattina d’inverno (Natale 1985) Non mi pento di aver fatto il militare, me ne pentirei se a militare non avessi fatto parte della truppa… Max Frisch, Libretto di servizio Babbo Natale ci portò in regalo una bianchissima coltre di neve. Subito… Continua a leggere “Questo Natale #20: Renzo Favaron, Una mattina d’inverno (Natale 1985)”
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