– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 18 aprile 2019 da Anna Maria Curci
Maria Pia Quintavalla, Quinta vez, Edizioni Stampa 2009, 2018 La scrittura di Maria Pia Quintavalla si caratterizza per una intensa dialettica di incontro e commiato, come ebbi modo di scrivere nel 2012, allorché presentai presentai, per il «Giardino dei poeti» di Cristina Bove, due… Continue Reading “Maria Pia Quintavalla, Quinta vez”
Categoria: Anna Maria Curci, Letteratura italiana, poesia, poesia contemporanea, poesia italiana, poesia italiana contemporanea, recensioni, redazioneTag: Anna Maria Curci, Anni di piombo, Edizioni Stampa 2009, Irmtraud Morgner, Margarethe von Trotta, Maria Pia Quintavalla, Pedro Almodóvar, Quinta vez, Volver
Pubblicato il 15 novembre 2018 da Anna Maria Curci
Verzaubert, verhext: la magia nella letteratura di lingua tedesca Sin dagli inizi la magia è tema ricorrente nella letteratura di lingua tedesca: il Volkbuch Historia von D. Johann Fausten (1587) la pone al centro della vicenda, la quale, a sua volta, fornirà materia narrativa… Continue Reading “Verzaubert, verhext: la magia nella letteratura di lingua tedesca”
Pubblicato il 22 agosto 2018 da Anna Maria Curci
Irmtraud Morgner nacque il 22 agosto 1933. Poetarum Silva ha dedicato alla figura di questa scrittrice, che meriterebbe di essere conosciuta maggiormente, una puntata della rubrica “Gli anni meravigliosi”, qui. Oggi, a 85 anni dalla nascita di Irmtraud Morgner e a 45 anni dalla… Continue Reading “Irmtraud Morgner, da “Trobadora Beatriz””
Pubblicato il 22 febbraio 2013 da Anna Maria Curci
La rubrica prende il nome da un testo del 1976 di Reiner Kunze, Die wunderbaren Jahre, Gli anni meravigliosi. Si trattava di prose agili e pungenti, istantanee veritiere – e per questo tanto più temute – su diversi aspetti della vita quotidiana dei giovani nella DDR… Continue Reading “Gli anni meravigliosi #16: Irmtraud Morgner”
Categoria: poesiaTag: Anna Maria Curci, anni Settanta, Gli anni meravigliosi, Irmtraud Morgner, prosa, Traduzioni
Il presente blog collettivo non è da ritenersi testata giornalistica, fondando la sua attività solo sulla libertà d’espressione creativa, che da sempre ha animato il progredire del pensiero universale.
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