Una cosa scipita,
col suo sapore di prati
bagnati, questa mattina
nella mia bocca ancora
assopita.
Negli occhi nascono come
nell’acque degli acquitrini
le case, il ponte, gli ulivi:
senza calore.
È assente il sale
del mondo: il sole.
.
In Come un’allegoria (1932-1935), Genova, Degli Orfini, 1936.