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REFLEJOS Ti fossi stata notte avrei abitato i sogni in tango di stelle e luna Nel riflesso del lago argentato avrei intessuto caviglie e polpacci in geometrie d’archi tra nuca e schiena Ti fossi notte ancora leverei cime di giunchi a scimitarra per silenziare il ronzare delle ore mentre la danza s’increspa sulla pelle alla…
Mi farò strada tra cento miliardi di stelle la mia anima le attraverserà e su una di esse vivrà eterna. Vi sono dicono cento miliardi di galassie tocco l’infinito con le mani aggiungo stella a stella sbucherò da qualche parte, sono sicuro, vivremo per l’eternità. Ma già qui vivo vite parallele ciascuna con un centro,…
(per Celeste, donna, folle, suicida, dimenticata) uso abuso usura di neuroni tamponati con chimiche attenzioni colpi di vento e volano via a rincorrere foglie d’oscena fragilità abuso di collegamenti terminazioni nervose che s’inceppano sinapsi troppo veloci o troppo lente o semplicemente inesistenti ed allora? dondolìo autistico sotto coperte gelate ore minuti secondi scanditi dalla dura madre pensieri girotondo fermati solo dalle sbarre della scatola cranica che pare esplodere in un caleidoscopio di panico niente cinemascope solo piccoli innafferrabili…
(Fiorì sfiorì l’ombra in cui inabissai la parvenza di luce che il mio corpo in un gesto d’aria ancora offriva all’incedere del suo simulacro) Si moltiplicano le domande per chi per cosa o semplicemente perché ancor persiste insiste la voglia sfrenata di miniare a mo’ di ghirigoro il dissolversi della firma e l’incoscienza della marca…
Oggi non era giorno di parole, con mire di poesie o di discorsi, né c’era strada che fosse nostra. A definirci bastava solo un atto, e visto che a parole non mi salvo, parla per me, silenzio, ch’io non posso. Postato da Antonella Troisi
Vita Moltitudine Ancestrale di Desideri Rincorsi Eternamente In quell’abbraccio caldo del tuo seno, di cui già non ricordo il latte, ancora sonnecchia la mia testa come un girasole. Eppure non cercavo che te.
“Il talento è l’aspettativa che suscita”
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
DFW.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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