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Nell’aria della sera umida e molle Era l’acuto odor de’ campi arati E noi salimmo insieme su questo colle Mentre il grillo stridea laggiu’ nei prati. L’occhio tuo di colomba era levato. Quasi muta preghiera al ciel stellato; Ed io che intesi quel che non dicevi M’innamorai di te perche’ tacevi
“Il vento fa il suo giro” arrabbiato e stordente sulla punta delle parole che albeggiano sui costoni rocciosi di certe notti arrangiate male, stonate. Mentre ripeto nella mia stanza che il tuo nome non ha fessure nel quale infilare le dita e stringerlo nel palmo mentre nasceva in volo. Ed il silenzio si sveglia in…
La meraviglia della quotidianità che si fa arte, bagliore di conoscenza e comprensione come per un bambino la fantasia che nasce dalla pura osservazione del mondo ancora da scoprire. Charles Simic rende poesia la trivialità dei gesti coniugali, dei rumori più comuni e degli umori vitali. Osservazione e penetrazione di fatti e gesti che…
Ci fa trovare insieme per le strade interrogato punto unico fermaglio tra menzogne di miriadi virgole pressate che dividono giorno da giorno ora da ora risveglio da notte… la fame. E ci prende la sera senza avviso con letargo di stomaci insani vicini a precario pagliericcio tra marciapiedi e sfacelo dell’ultimo ininterrotto brusio calpestato cammino incerto di viandanti. Ci porta lontano la fame in quei sentieri segnati dal frastuono di liberismo e dolo sui nostri presenti vagabondi sui solchi di terra non…
Lascia che il capo stanco senza parlare io poggi sul tuo petto, amico, una sera, dimentica di tutto quello che c ‘era nella mia vita, un tempo, di bene e di male. E solo io senta il ritmo uguale del cuore Che amo, mia segreta dolcezza e pena segreta. Lascia, amico, lascia che appena un’ora…
Qui la voce di Faraòn Meteosès (Stefano Amorese) http://sguardidautore.splinder.com/ Qui i testi di Enzo Campi http://rebstein.wordpress.com/2010/01/07/casta-carta-cauta-canta/#comment-10381
“Il talento è l’aspettativa che suscita”
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
DFW.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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