Dal 27 luglio al 23 agosto la programmazione ordinaria del blog andrà in vacanza. In questo periodo vi regaleremo comunque due post al giorno, una poesia al mattino e una al pomeriggio, “Poesie per l’estate”. Vi auguriamo buona estate e buona lettura. (La redazione)
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Ionica
Se abbiamo abbattuto le loro statue
se li abbiamo scacciati dai loro templi
non per questo gli dèi sono morti. O terra
di Ionia, sei tu ch’essi amano ancora.
Quando il mattino d’agosto ti avvolge tutta
nella tua aria passa un vigore di quella loro
vita e una figura d’efebo, indecisa,
immateriale, a volte corre via veloce
sull’alto delle tue colline.
(traduzione di Margherita Dalmàti e Nelo Risi, Einaudi 1968)
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Ionica
Se, frantumati i loro simulacri,
noi li scacciammo via dai loro templi,
non sono morti per ciò gli dei.
O terra della Ionia, ancora t’amano,
l’anima loro ti ricorda ancora.
come aggiorna su te l’alba d’agosto,
nell’aria varca della loro vita un èmpito,
e un’eteria parvenza d’efebo,
indefinita, con passo celere,
varca talora sulle tue colline.
(traduzione di Filippo Maria Pontani, Mondadori 1961)
3 risposte a “Poesie per l’estate #37: Konstantinos Kavafis, Ionica”
lo ribloggo, mi piace tanto
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L’ha ribloggato su Faresognie ha commentato:
Questa poesia mi ha riportato alla mente lo stretto legame tra l’Uomo e gli Dei, tra l’umanità e il suo divino… Tra le due traduzioni la seconda è quella che mi colpisce di più…
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L’ha ribloggato su sergiofalcone.
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