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Solo 1500 n. 71 – L’omme ‘e merda

Solo 1500 n. 71 – L’omme ‘e merda

La cabala napoletana ti viene in soccorso quando meno te lo aspetti. Caso ha voluto che questa settimana il solo 1500 sia arrivato al numero 71 e che questo numero abbia come definizione “L’omme ‘e merda” e che, in questi giorni, un uomo degno di tale definizione sia apparso sulle pagine di questo blog. Che uomo è uno che solo perché vede respinti i propri testi da una redazione, nello specifico dalla fondatrice e caporedattrice di questo sito Natàlia Castaldi, si “vendica”, dando sfogo ai suoi istinti più beceri, insultando la redattrice in questione, arrivando al punto di augurarle di crepare, se non un uomo di merda? Ma forse è il caso di andare oltre la cabala e utilizzare solo l’aggettivo: merda. Al di là del dispiacere di tutti i redattori nel vedere un’amica, che lavora con professionalità e passione, insultata in questa maniera, qui è necessario fare una riflessione maggiore: a che punto siamo arrivati? Come è possibile che possa esistere qualcuno talmente egopatico e cieco da non vedere oltre i suoi miseri testi? Ma allora smettiamo tutti di fare le cose seriamente, mettiamoci a giocare, pubblichiamo qualsiasi cosa e vaffanculo. Non apriamo nemmeno gli allegati, facciamo copia/incolla e mandiamo in onda chiunque. Mi dispiace, ma diciamo di no! A Poetarum Silva (ma penso anche ad altri siti letterari) lavoriamo seriamente, lavoriamo con e per passione, perché a noi piacciono l’arte, la letteratura, il dibattito critico, la bellezza, e non smetteremo la nostra opera di diffusione e confronto solo perché in giro ci sono dei pazzi. O delle merde, appunto.

Gianni Montieri

13 risposte a “Solo 1500 n. 71 – L’omme ‘e merda”

  1. piccolo, piccolo… e lo sa certamente, altrimenti non avrebbe la necessità di menarsi intorno in codesto modo. Grazie Gianni.

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  2. L’ineffabile “interlocutore” andrebbe segnalato alla sua ASL di quartiere . Tipetti del genere sono socialmente pericolosi anche fuori dal web . Peccato non si sia firmato con nome e cognome .

    – Naturalmente solidarietà e un incoraggiamento di cuore a Natàlia .

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  3. E’ lo specchio dei tempi che sopportiamo. Sono sinceramente dispiaciuto ma, se può d’essere d’un qualche aiuto a chi ha subito questa odiosa vicenda, a me è accaduto anche di peggio.

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  4. L’istinto bestiale dell’uomo ogni tanto emerge
    anche a volte senza motivo alcuno e le donne
    sono in prima fila a incassare volgari epiteti.
    A natàlia Castaldi va tutta la mia solidarietà
    rammentandogli che non tutti gli uomini
    sono “omme e merda”. ud

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  5. Grazie.

    Spero che si sia compreso che qui più che difendere una persona (che sa – e ha saputo – difendersi benissimo da sola), si difendeva un principio e un diritto alla scelta, giusta o sbagliata che sia.

    buona giornata

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  6. Da tali presunzioni riunite non potevo aspettarmi di più..non solo non ho offeso colei che meritava di essere offesa, ma gli ho augurato un semplice crepa…cosa da poco…certo non perchè l’illustre Vostra collega non si è degnata di guardare il mio testo, cosa di pochissimo conto, ma per la contumelia di insulti che mi ha rifilato […]a solo perchè dopo diversi mesi avevo osato chiedere una delucidazione… l’onta di tanta sfrontatezza l’ho pagata facendomi trattare come merito, come del resto fate Voi eccellentissimi, poeti escrittori, anime sensibili di cotanta rivista. Non me la prendo, purtroppo sono passionale ed a volte indulgo in reazioni sanguigne.. ma per quanto mi riguarda, nei Vostri confronti, questo è tutto. Auguri, ma non a tutti.

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  7. Lei minimizza , Savino , ma si configuri un attimo una società civile “passionale” e “sanguigna” a prescindere , che dà voce ai peggiori istinti : un movimentato cenacolo di trogloditi in odore di “poeti” .

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  8. Gianni mio, sono a casa e solo questo conta. ancora non sono crepata e non augurerò mai a nessuno di crepare, stare male o cose simili, s’è il caso posso mandare qualcuno a quel paese, in modo incisivo o polite, ma augurarmi che qualcuno possa crepare o soffrire, questo mai, non mi sfiora neanche il pensiero, mi farebbe stare male solo partorire un simile pensiero, qualunque screzio, qualunque motivo e qualunque delusione io possa aver provato.
    tu pensa solo che il primo grosso scoglio lo abbiamo superato, il resto lo affronteremo passo passo, lascia perdere il resto, non vale la pena, davvero.
    un abbraccio a te e tutta la redazione e le persone che leggono e sostengono questo bellissimo blog.
    a presto.
    nat

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