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Solo 1500 n. 63 – Thiefjet, c’era una volta il Low cost

Solo 1500 n. 63 –  Thiefjet (ovvero una volta c’era il Low cost)

C’è stato un lungo periodo (3/4 anni) in cui ho viaggiato soltanto con Easyjet. Adoravo la possibilità del check in on-line (ora lo fanno tutte le compagnie), di decidere  da solo  i bagagli da stiva o a mano da portare, se assicurarmi, eccetera. Ho sempre trovato ridicola la scelta di non assegnare il posto, laddove c’è volontà di abbattimento dei costi, non si capisce dove stia il risparmio tra l’indicare sulla carta d’imbarco, il gruppo B piuttosto che il posto A2. Di questi tempi il viaggiare Low cost è diventato più complicato. Quanta gente avrete visto agli imbarchi infilare una borsa dentro l’altra per evitare di pagare per il bagaglio in eccedenza, che uno pensa “Ma questo perché non la imbarca ‘sta valigia?”. Il fatto è che da qualche mese anche un solo bagaglio da stiva costa (il prezzo varia se il bagaglio lo si aggiunge on-line piuttosto che per telefono o all’aeroporto), in più il prezzo del bagaglio può salire se questo dovesse eccedere i 20 kg di peso consentito. Tutto chiaramente indicato nel sito di Easyjet ma qualcosa non quadra, la tela tessuta tra una regola all’altra è fatta apposta per fotterti. Ammettiamo che tu sia in vacanza e ti accorga che avrai un bagaglio in più, vai sul sito e lo acquisti ma non potrai conoscerne il peso, all’aeroporto gli inflessibili impiegati della compagnia, ti faranno pagare 12 euro per ogni chilo in esubero, chili che non potrai dirottare sul bagaglio a mano. Tutto ciò serve solo a far soldi, avanzando posto in stiva e creando un delirio nelle cappelliere. Io credo, che per chiarezza, una compagnia dovrebbe indicare al momento del lancio di un’offerta non più: “Milano/Amsterdam 69,99 a/r” ma : “Il volo Milano/Amsterdam parte da un costo minimo di  69,99 a/r fino a un massimo di 159,99”.

Gianni Montieri

8 risposte a “Solo 1500 n. 63 – Thiefjet, c’era una volta il Low cost”

  1. … parole quanto mai appropriate ed opportune. Fermo restando che c’è chi l’aereo non se lo può permettere affatto. Né alcun tipo di vacanza. E che, coi soldi che ha, da Roma si sposta, al massimo, verso i Castelli.

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  2. Sì, era davvero un divertimento cimentarsi a trovare la migliore occasione senza sorprese e stress da bagaglio, ci si sentiva quasi furbi. Ora… non vi sto a raccontare le pesate modello neonato dopo l’allattamento, della valigia in questione prima della partenza da casa (uè… massima concentrazione) prima/dopo l’aggiunta della tal maglietta (“che non ne voglio fare a meno”) o del giubbotto (“dai,quello a righe” comprato, maledetta vanità, giusto da sfoggiare a destinazione raggiunta).
    Panico, stupidità, sottomissione, odordifregatura: rabbia:
    Grazie, Gianni, ottimo intervento.

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