– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Havdalah al Café Qaifit di Gerusalemme[1] Non possiamo più vederci – mia isha – la Legge lo vieta. È doloroso il distacco da te; dentro me qualcosa muore. È un supplizio non vederti più – nour, nour dei miei occhi – … Continua a leggere “Scritture – Davide Zizza (post di natàlia castaldi)”
“la traduzione è nella sua essenza plurale etica dell’ascolto” Antoine Berman[i] “Tra le righe” si propone di affiancare traduzioni di testi poetici. Presentiamo qui le traduzioni di Cristina Campo e di Luigi Bonaffini di The Widow’s Lament in Springtime di William Carlos Williams. ◊… Continua a leggere “Tra le righe #1: William Carlos Williams”
Czesław Miłosz (Szetejnie, 1911 – Cracovia, 2004) è stato un poeta e saggista polacco, naturalizzato statunitense. Premio Nobel per la Letteratura nel 1980, precisò, proprio in quella lettura a Stoccolma, la sua idea di poesia: “Due sono gli attributi del poeta: l’avidità degli occhi e il desiderio di descrivere ciò che vede”. Ma Milosz parla dell’ispirazione – sia essa visitazione “demoniaca” o incidentale rivelazione di un potenziale conoscitivo che proprio da quei demoni potrebbe liberarci – con il dubbio che quello stesso desiderio di vedere e di descrivere (quell’indecenza morbosa che è l’essenza stessa della poesia), possa ridursi a un mero esercizio di bellezza e avidità, allontanandoci da un’idea più alta di lavoro culturale, inteso come azione politica e sociale, come attaccamento alla realtà. E per questo ne scrive con un’ironia che continuamente oscilla tra la speranza e la rassegnazione, nell’instancabile ricerca di un’altra possibilità e con la consapevolezza che ogni verità, o possibilità di verità, non può che essere sfuggente, che ogni bellezza, o possibilità di bellezza, non è mai definitiva. Se la poesia non può che essere finzione, è il desiderio di verità che rende i poeti disonesti. Se la verità non può che essere disperazione, è il desiderio di bellezza che dà loro il coraggio di continuare a scavare sotto le macerie delle illusioni.
Giuliano Mesa 1957 – 2011 ****** (di una vita non rimane quasi niente e quello che rimane, spesso, non è vero) (prendi a misura, adesso, com’è il rumore, fuori della notte) (di più falso non c’è nulla che il voler dire il vero) (è… Continua a leggere “Giuliano Mesa [1957 – 2011] Ciao Poesia”
“Dovrò rialzare la vasta vita che ancora adesso è il tuo specchio: ogni mattina dovrò ricostruirla.” J.L.Borges La poesia è mistero e rivelazione al tempo stesso. Accade, e accade sempre, portando con sé il rinnovamento di una visione e di uno stato interiore. Per… Continua a leggere “L’epifania nel quotidiano: i versi di Enrico Testa – di Davide Zizza (post di natàlia castaldi)”
GLI ALBERI Acceno di un discorso che ancora si ripete, spuntano sugli alberi le foglie; i germogli freschi s’allentano e distendono in una verdezza simile al dolore. Forse quelli nascono di nuovo mentre noi invecchiamo? No muoiono anche loro. Il trucco annuale di apparire… Continua a leggere “Philip Larkin – tre poesie da Finestre alte”
“frontenotte” Stefano Lorefice Transeuropa Edizioni, 2011 Non ha prefazione e nemmeno una post-fazione questo nuovo lavoro di Stefano Lorefice, una plaquette d’intensità che percorre la consistenza dei giorni, attraverso versi ritmici, come il respiro e il battere dell’occhio. S’accompagna, ad un CD dei Le-Li,… Continua a leggere ““Frontenotte” di Stefano Lorefice – Transeuropa Edizioni”
[poesie da riscoprire: prima parte] *** . 7. p. 64 Dall’erba verso il cielo slanciati steli alzano ombrelle, complesse simmetrie gialle con semi sullo sfondo azzurro. Eppure laggiù, si stende la città come una malattia della pianura, con le sue file di case biancosporche.… Continua a leggere “J.R. Wilcock: poesie da riscoprire (seconda puntata) (post di natàlia castaldi)”
da Necrologio della luna – Cantico Lunatico [S. Cardellini] nulla di più vero il bianco e nero dell’ignoto travestito da becchino traina il carro di Selene tra le maschere dei cieli l’orizzonte col suo trucco di nuvole e preghiere si raccolgono le offerte per… Continua a leggere “[Novità Editoriale] Cronache della città parallela&Cantico Lunatico -Alessandro Assiri&Serse Cardellini”
Le cose di cui sono capace, un romanzo di Alessandro Zannoni Regia di Francesco Forlani
Ripropongo un breve testo, che era già presente in “Immaginate la ragazza” (2009), con una mia traduzione in inglese e una traduzione in rumeno di Daniel Dragomirescu.
Giulio Perrone Editore, 2010 Questa raccolta è suddivisa in 5 parti, ognuna delle quali è un percorso per arrivare alla fine, dove la poetessa Pugno, raccoglie una sequenza di segnali che arrivano alla mente “paesaggio”. Un percorso pieno di domande, un viaggio lungo il… Continua a leggere “La mente paesaggio di Laura Pugno”
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