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Solo 1500 N. 11 – Da dove vengo io

Solo 1500 N. 11  – Da dove vengo io

Da dove vengo io, è un territorio esteso. Il posto da dove vengo io è Giugliano in Campania, provincia di Napoli. Territorio fra i più estesi d’Europa. Spesso, scherzando, dico “fra i più stesi d’Europa”. È un territorio KO, ci hanno stesi o “schiati” come diciamo noi. Questo posto qui, da dove vengo io, è tutta campagna, una campagna che arriva fino al mare. Il territorio era famoso per la coltivazione della mela annurca. Una varietà di mela fra le più saporite, tipica della mia zona d’origine. Era famoso, d’altronde, per l’agricoltura in generale, si diceva nei racconti: “Zona agricola”. Ma non finisce qui. Il posto da dove vengo io era famoso, per la tomba di Scipione, per il Lago Patria (un lago a pochi metri dal mare) e il mare, appunto. Insomma, poi, negli anni, da prima che nascessi io, tutti insieme: i cittadini, la camorra, la classe politica hanno (abbiamo) contribuito a compiere questo capolavoro di mettere Knock Out la nostra città. Sotterrando rifiuti solidi, liquidi, tossici ovunque (ho una notizia per i diffidenti, quello che dice Saviano è tutto vero – Gomorra: la nostra Lonely planet). Costruendo case, palazzi senza criterio, senza piani regolatori, in maniera abusiva. Le costruzioni alte accanto a quelle basse, gli accostamenti di colori più assurdi, il regno della bruttezza. Oppure: andandocene. La maggior parte della mia gente è brava gente. La brava gente col tempo diventa indifferente. Quando questo succede, forse si è già all’irreparabile. Giugliano sta 104 metri sul livello del mare. Sì, ma 104 metri di che?

Gianni Montieri

qui i Link per leggere i tre numeri precedenti:

N. 10  N.9 N.8

21 risposte a “Solo 1500 N. 11 – Da dove vengo io”

  1. “Profuma di piccole mele acerbe cotte al sole
    e di mare che non piange sale.
    La mia terra è un grido che passa sui giornali
    come allarme per un giorno.”

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  2. Un “solo 1500” al quale viene spontaneo affiancare, Gianni, i tuoi versi in:

    Giugliano, 104 metri sul livello del mare

    Avessimo avuto una collina

    Invece una campagna sterminata
    accumulo di scorie, di abusi disumani
    il nostro compito era stare attenti
    alle mele, voltarle di tanto in tanto
    affinché non si guastassero, marcissero

    molti campanili, uno per ricorrenza
    troppi santi, crepe nell’asfalto
    lungo il corso principale
    vecchie conoscenze: immobili

    ho questi luoghi a far da conta
    il tempo inesorabile, la cronaca
    nessuna traccia, transito
    nelle pagine di storia.

    (da; Gianni Montieri, Futuro semplice, p. 26)

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  3. Tutto vero, Gianni! da dove vieni tu, vengo anch’io e per 4 anni ho praticato la scelta dell’ ”oppure: andandocene”! ma sono tornata :è LA MIA TERRA! E tra Indifferenza e Irreparabilità tra Bruttezza e Munnezza scorgo ancora il Mare e mangio mele annurche coltivate dalla mia vicina….

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  4. …ma chissà quanto possano far bene queste mele!A volte penso che la nostra terra sia così avvelenata che pian piano,con il cibo campano,ci stiamo ammalando senza accorgercene.O che ormai abbiamo un bagaglio genetico modificato (dato che solo in questi anni la situazione è evidente ed è stata denunciata ma l’immondizia c’è sempre stata) che ci permette di sopravvivere in mezzo a tanta monnezza!
    I ricordi dei miei genitori sono così lontani dalla Giugliano di oggi..

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  5. Mi sono spesso ritrovata a pensare “cosa non darei per cambiare Questo”…La sensazione di impotenza spesso mi provoca (senza esagerare) un dolore fisico! E sono qui a sentirmi dire – come lavora bene – com’è profossionale – ma è napoletana? Sono napoletana, campana, meriodinale e guardo ai dolori del mondo come fanno in tanti … con la mia scopa, i miei sacchetti multicolor, il mio calendario dei giorni, il mio poco sapere, pagando quel che si deve e guardando dalla finestra il camion che in mezzo minuto fa un’unica raccolta multicolor incurante dei miei sforzi!!!
    Temi, i tuoi, sempre più interessanti. Grazie.

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  6. …eppure i ladri della fertile terra , gli usurai delle nostre vite senza di noi sarebbero nulla…
    Bello e sentito questo 1500.

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  7. …io ancora ci vado in quel mare, e il sole che a volte mi riscalda anche in inverno mi riempie il cuore e mi fa dimenticare tutte le bruttezze.. non mangio la mela annurca,non mi è mai piaciuta e non mi fido di nessun prodotto coltivato negli orti questo è vero, ma da qualsiasi parte esso provenga, se non è munnezza è qualche altra cosa.

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  8. Invito tutti a vedere un film documentario “Biutiful cauntry” su come siamo stati bravi a rovinare la nostra terra. Ho insegnato a Giugliano e condivido in pieno quanto scritto da Gianni.

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  9. Quanto si soffre qui, ragazzi.
    E quanto coraggio ci vuole per andarsene…Gianni ne sa qualcosa..

    Abbraccio tutti

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  10. […] n. 11  n. 10 n. 9 Share this:FacebookStumbleUponDiggRedditTwitterEmailStampaLike this:LikeA un blogger piace questo elemento post. Taggato con: gianni montieri, LIdo, mare, rubriche, solo 1500, spot pubblicitari Pubblicato in: articoli, ATTUALITA', gianni montieri, letture, Rubriche, solo 1500 ← Giovanni Peli – due poesie Commenta per primo […]

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