Poesie per un no di Roberto Rossi Testa
di Anna Maria Curci
Sei poemetti – Non solitario, solo; Esse Erre Elle; Canzoni di prima del risveglio; L’amore del tempo; Sarà; Sciocchina – e una nota dell’autore cadenzano, come in una sinfonia di singolare concisione e garbata noncuranza dell’articolazione ‘classica’, i movimenti del volume di versi di Roberto Rossi Testa Poesie per un no. Offrono a chi legge più di un motivo per proseguire, con piglio ‘soavemente caparbio’, sempre lucido, tuttavia, e consapevole di legami e richiami di natura multiforme – intertestuale, intratestuale, ovvero semplicemente e profondamente affettiva – un cammino di ricerca.
La direzione del cammino è esplicitamente indicata nella prima strofa del primo poemetto, Non solitario, solo:
Risvegli con sorrisi
non più che immaginati,
con le parole giuste
non dette o dette male:
alla lunga scavarono
cunicoli lunghissimi,
che all’inizio sembravano
di sicurezza ma
quando franò la sabbia
più nessun spazio per
un avanti o un indietro;
soltanto per un dentro.