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Quartetto d’archi (dedicata a Arthur Rimbaud)
Continua a leggere: Quartetto d’archi (dedicata a Arthur Rimbaud)Quartetto d’archi (dedicata a Arthur Rimbaud) I) Ecco il suono che trapassa il silenzio come un violino scordato che ferisce il buon senso, ecco il colpo sferrato, con forza, dalla spada sguainata dello sdegno, ecco l’alba illuminarsi in un lampo e mortificare il trionfo della folle, magnifica tenebra che ha guidato i miei piedi scalzi…
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Antonia Pozzi: diari e altri scritti
Continua a leggere: Antonia Pozzi: diari e altri scrittiAntonia Pozzi DIARI E ALTRI SCRITTI ed. Viennepierre a cura di Onorina Dino note ai testi e postfazione di Matteo M. Vecchio
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Non voglio che tu te ne vada (Pedro Salinas)
Continua a leggere: Non voglio che tu te ne vada (Pedro Salinas)Non voglio che tu te ne vada, dolore, ultima forma di amare. Mi sento vivere quando mi fai del male non in te, né qui, più lontano: nella terra, nell’anno da dove vieni tu, nell’amore con lei e tutto ciò che fu. In questa realtà sprofondata, che si nega a se stessa e si ostina…
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Mia figlia Crocifissa – di Luciano Mazziotta
Continua a leggere: Mia figlia Crocifissa – di Luciano MazziottaMia figlia Crocifissa Se mia figlia si chiamasse Crocifissa non vorrei vederla appesa a un muro nuda alla mercé di studenti, pazienti o tenenti che le dessero le spalle. Se mia figlia si chiamasse Crocifissa ogni notte la farei dormire a letto non in porzioni di tetto col petto in fuori senza coperta…
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Luigi Socci – freddo da palco
Continua a leggere: Luigi Socci – freddo da palcoCapita di andare ad Ancona, di entrare alla Feltrinelli, trovare il libro di Socci (di fianco a Ginsberg, secondo un ordine alfabetico a me sconosciuto), comprarlo caricando punti sulla tessera che scalerai a Milano. Capita di leggere il libro due/tre volte in treno (l’aria condizionata molto più fredda di qualsiasi palco). Avere la certezza che…
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Parola pellegrina
Continua a leggere: Parola pellegrinanon sostare sulla soglia per cercare dimora occasionale insopportabile nella notte la tua voce attraversa le stanze del mio inverno di poche ingiallite foglie non starmi addosso nel portare all’orecchio canzoni dal candore antico sia balsamo solo una preghiera poiché mi svesto ormai dell’abito a fiori piccoli trascorri nuovi giorni abbi pace di giochi giovanili risate,…
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Nell’aria della sera (Guerrini)
Continua a leggere: Nell’aria della sera (Guerrini)Nell’aria della sera umida e molle Era l’acuto odor de’ campi arati E noi salimmo insieme su questo colle Mentre il grillo stridea laggiu’ nei prati. L’occhio tuo di colomba era levato. Quasi muta preghiera al ciel stellato; Ed io che intesi quel che non dicevi M’innamorai di te perche’ tacevi
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Il vento fa il suo giro
Continua a leggere: Il vento fa il suo giro“Il vento fa il suo giro” arrabbiato e stordente sulla punta delle parole che albeggiano sui costoni rocciosi di certe notti arrangiate male, stonate. Mentre ripeto nella mia stanza che il tuo nome non ha fessure nel quale infilare le dita e stringerlo nel palmo mentre nasceva in volo. Ed il silenzio si sveglia in…
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Charles Simic – due poesie (post di natàlia castaldi)
Continua a leggere: Charles Simic – due poesie (post di natàlia castaldi)La meraviglia della quotidianità che si fa arte, bagliore di conoscenza e comprensione come per un bambino la fantasia che nasce dalla pura osservazione del mondo ancora da scoprire. Charles Simic rende poesia la trivialità dei gesti coniugali, dei rumori più comuni e degli umori vitali. Osservazione e penetrazione di fatti e gesti che…
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P i q u e t e r a s
Continua a leggere: P i q u e t e r a sCi fa trovare insieme per le strade interrogato punto unico fermaglio tra menzogne di miriadi virgole pressate che dividono giorno da giorno ora da ora risveglio da notte… la fame. E ci prende la sera senza avviso con letargo di stomaci insani vicini a precario pagliericcio tra marciapiedi e sfacelo dell’ultimo ininterrotto brusio calpestato cammino incerto di viandanti. Ci porta lontano la fame in quei sentieri segnati dal frastuono di liberismo e dolo sui nostri presenti vagabondi sui solchi di terra non…
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Lascia che il capo… (Libera Carelli)
Continua a leggere: Lascia che il capo… (Libera Carelli)Lascia che il capo stanco senza parlare io poggi sul tuo petto, amico, una sera, dimentica di tutto quello che c ‘era nella mia vita, un tempo, di bene e di male. E solo io senta il ritmo uguale del cuore Che amo, mia segreta dolcezza e pena segreta. Lascia, amico, lascia che appena un’ora…
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Faraòn Meteosès interpreta Casta Carta Cauta Canta di Enzo Campi
Continua a leggere: Faraòn Meteosès interpreta Casta Carta Cauta Canta di Enzo CampiQui la voce di Faraòn Meteosès (Stefano Amorese) http://sguardidautore.splinder.com/ Qui i testi di Enzo Campi http://rebstein.wordpress.com/2010/01/07/casta-carta-cauta-canta/#comment-10381
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Diversamente stabile
Continua a leggere: Diversamente stabileC’è l’idiosincrasia – quanto le piace questo lemma – per la parola cuore le dovesse scappare non sia mai spalmata su parole altisonanti prosodia rea sconfessa un ragazzo che viene dal passato occhi di broncio – di sensi all’erta le concede l’uomo in minutaglie sparse e il suo andare di fretta – lui di bevute…
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La voce di Cristina Bove
Continua a leggere: La voce di Cristina BoveReflejos: testo di natàlia castaldi, lettura di Cristina Bove * se non dovesse funzionare il precedente collegamento potete ascoltarlo al seguente link
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C’è nell’intimità degli uomini un confine (Anna Achmatova)
Continua a leggere: C’è nell’intimità degli uomini un confine (Anna Achmatova)C’è nell’intimità degli uomini un confine che né l’amore, né la passione possono osare: le labbra si fondono nel terribile silenzio e il cuore si spezza per amore. Anche l’amicizia qui è impotente, e gli anni pieni di felicità alta infiammata, quando l’anima è libera e distratta dal lento languore della voluttà. Pazzo è colui…
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Enzo Campi legge “Reflejos” di Natàlia Castaldi
Continua a leggere: Enzo Campi legge “Reflejos” di Natàlia CastaldiREFLEJOS Ti fossi stata notte avrei abitato i sogni in tango di stelle e luna Nel riflesso del lago argentato avrei intessuto caviglie e polpacci in geometrie d’archi tra nuca e schiena Ti fossi notte ancora leverei cime di giunchi a scimitarra per silenziare il ronzare delle ore mentre la danza s’increspa sulla pelle alla…
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Vite Parallele, Franco Battiato
Continua a leggere: Vite Parallele, Franco BattiatoMi farò strada tra cento miliardi di stelle la mia anima le attraverserà e su una di esse vivrà eterna. Vi sono dicono cento miliardi di galassie tocco l’infinito con le mani aggiungo stella a stella sbucherò da qualche parte, sono sicuro, vivremo per l’eternità. Ma già qui vivo vite parallele ciascuna con un centro,…