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Caro me stesso
Continua a leggere: Caro me stessoCaro me stesso, da quando non sei mai esistito non ti riconosco più, rinchiuso in un usbergo lippoloso che si appiccica alla carne come cispa sulla faccia che ti strappa le ciglia se apri gli occhi di mattina. Dev’essere un segnale, penso allora resto dove sono – no,non ti alzare, sei ancora in tempo! abbarbicato…
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Catartico tondeggio
Continua a leggere: Catartico tondeggioehhh ssì. Facile lasciarsi assorbire da teutoniche reminescenze: troppo fredde, grandi, ingestibili. Ora le dita non funzionano tra le rime d’un spiegare qualcosa in versi o parole povere. (svigorite da strana stanchezza) Nella preghiera dell’aria serale, di questa aria imbrunita niente è più scontato d’uno svegliarsi al mattino dopo…
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[…]
Continua a leggere: […]Con versamenti di parole accomodate muti duplicati di eco risapute abito i discorsi del non dire e le loro emorragie vi sono clandestino. Brunite cicatrici serrano bocche.
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Il libro della vita (per Edmond Jabès)
Continua a leggere: Il libro della vita (per Edmond Jabès)QUI IL TESTO http://parolenude.splinder.com/post/22099088#comment QUI un video con immagini di Robert ParkeHarrison http://www.youtube.com/watch?v=RLxO1AFYQto
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In questa notte d’autunno (Nazim Hikmet)
Continua a leggere: In questa notte d’autunno (Nazim Hikmet)In questa notte d’autunno sono pieno delle tue parole parole eterne come il tempo come la materia parole pesanti come la mano scintillanti come le stelle. Dalla tua testa dalla tua carne dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole le tue parole cariche di te le tue parole, madre le tue parole, amore…
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Oltre l’ombra del peccato: Ana Rossetti (post di Natàlia Castaldi)
Continua a leggere: Oltre l’ombra del peccato: Ana Rossetti (post di Natàlia Castaldi)“Per festeggiare la nascita di Afrodite, gli dei tennero un banchetto, durante il quale il dio Pòros (Abbondanza) si ubriacò e cadde addormentato. Mentre si trovava inerme in questo stato, Penìa (Povertà) lo sedusse e concepì Eros. In quanto figlio di Povertà, Eros non possiede né scarpe, né casa, dorme sulla nuda terra sotto le…
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Vita, morte e (quali?) miracoli
Continua a leggere: Vita, morte e (quali?) miracoliLa deriva è il mio focolare La deriva è il mio focolare. Su ogni grembo si posa una tomba che gonfia il ventre trasudante di vita e spinge fuori il corpo mortale che nulla può contro la gravità e il suo destino. * Ti battezzo nel nome della vita Sul mio capo che pende assonnato…
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Ora dormi, dormi (James Joyce)
Continua a leggere: Ora dormi, dormi (James Joyce)Ora dormi, dormi, Cuore inquieto! La voce che grida “Ora dormi” La sento nel cuore. La voce dell’inverno S’ode alla porta. Oh, dormi, che l’inverno Grida “Più non dormire!” Ora il mio bacio darà Quiete e riposo al tuo cuore Ora dormi, dormi in pace, Cuore inquieto!
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Stephen Dobyns – A tutto volume
Continua a leggere: Stephen Dobyns – A tutto volumeStephen Dobyns (1941- ) ha attraversato quasi tutti i generi di scrittura: dalla saggistica al thriller, dal giornalismo alla poesia. Il fantastico – talvolta orrorifico, il ridicolo e l’assurdo veicolano insolite riflessioni sulla vita, metafore centrifughe dei sentimenti umani, allegoria postmoderna della poesia stessa o di ciò che oggi, della poesia, rimane. E Stephen Dobyns…
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Dal bacio alla morte – viaggio attraverso un quadro (post di natàlia castaldi)
Continua a leggere: Dal bacio alla morte – viaggio attraverso un quadro (post di natàlia castaldi)È il primo bacio, quel magico contatto di labbra a dare le risposte all’attesa amorosa: un gesto semplice, carico d’aspettative, denso di delizie, ma anche naturale, arcano, intimamente istintivo … le labbra si sfiorano, assaporano la pelle dell’amato/a parlano e rispondono al mistero della passione, della fame e dell’amore. Freud diceva che “il bacio è,…
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Quasi ogni Martedì
Continua a leggere: Quasi ogni Martedìacqua- ttato su un ramo a testa in giù attendo che il mondo si metta a sedere sulle ombre che fioriscono finalmente ferme a volte risorgo alle mie spalle per cogliere la vita in flagrante: striscio in silenzio tra i n n u m e r e v…
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Eva – di Gloria D’Alessandro (post di natàlia castaldi)
Continua a leggere: Eva – di Gloria D’Alessandro (post di natàlia castaldi)“Mi chiamo Eva, io, al cospetto della luna ora nel momento d’un secondo passato… a baciarti tra le foglie mi ritrovo addosso profumo intenso di stagione nell’intarsio delle note a cui chiedo di portarmi a spasso nell’oro del tempo si abita in risposta d’un non-sense per la parola “esistenza”… (e non è altro che fuggitiva bocca su cui porgere le mie guance nell’infinitesima pausa) mentre tutto scorre…
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Paride Mercurio – 10 poesie (post di natàlia castaldi)
Continua a leggere: Paride Mercurio – 10 poesie (post di natàlia castaldi)DA “FIORI D’AUTUNNO” (FIRENZE LIBRI, 2002) 1. L’albero al viandante Sul primo far dell’autunno, o viandante, mi vedi attorniato di foglie: qualcuna -indomita- ancora, ancora s’attarda sui rami, ma presto, ahi troppo presto inesorabilmente cadrà. Son qui, oramai seminudo ai tuoi occhi, ritto in mezzo a un tappeto, un lieve tappeto di foglie –mie…
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B u r n e d
Continua a leggere: B u r n e d© photos by sebastiano adernò Certe parole sotto,hanno il bruciore del dolore scritte di fianco al torbido buio d’occhi cavi roghi a ritroso di fiati, tutto trema al vento destinato cumuli per andare, nel tempo che non trova remora tutto stantio come l’odore che disegna narici dipinge nero le dita, come impronta e la parola…
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Allungata e lunga ha un vivere azzurrino
Continua a leggere: Allungata e lunga ha un vivere azzurrinoAllungata e lunga ha un vivere azzurrino s’impegna adagio con occhi come spilli e come spilli s’appuntano. Lascia una scia fine fine lumaca appesa un po’ assieme un po’ no appesa dai piedi come fili di fiori e dal morbido loro come un dentro e dalle dita foglie lanceolate.
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Me and Radiohead
Continua a leggere: Me and RadioheadEsco, e piove. Come viene giù, a secchiate. Un minuto piano, ed eccola: una secchiata che sembra infinita d’acqua. Di nuovo piano. E di nuovo. La neve di neppure una settimana fa da milioni di fotografie notturne è ancora nella mia testa. La differenza di rumore. Le persone (fiume) si accalcano, uscendo, sotto il porticato…
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Parlami- Poesia 0 (Andrea Campioli)
Continua a leggere: Parlami- Poesia 0 (Andrea Campioli)Parlami anche solo con il sorriso ma parlami non sopporto l’urlo di questo trasparente silenzio e in questo grigio arcobaleno di anime gelide e contorte sento il respiro della notte che mi avvolge piano. E piano. Ancora.
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Entrata libera
Continua a leggere: Entrata liberaCom’è che questa ha sepolto un marito sprezzante altri ne ha lasciati per strada prendendosi le ultime monete d’oro in fondo è poca cosa Allora penso che tra le gambe custodisca un caldo sole raggi come tentacoli che legano stordiscono Tra i seni lucine di giostra intermittenti calamite madonna del supermarket con luminose offerte speciali…
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TACCHE
Continua a leggere: TACCHEmio-acrilico su tela (45×70) Come segnare in linee le giornate al diaframma, itinerari sullo stomaco.Triptofano al cervello dicono dove? Alla tv Ah! E per guarire dall’età fettine di cetriolo sulla faccia altro che non vi dico perchè, sia chiaro, io sono sapida. Sadica? No, proprio saporita e non sapevo d’esserlo fino a cerchi concentrici in…
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Addio (Giovanni La Forza)
Continua a leggere: Addio (Giovanni La Forza)Addio sogno così bello vagheggiato che lungo la tua strada ho camminato, sempre più ripida ed in salita e con una sola via d’uscita. Addio amore di questi anni miei, perché non possiamo ritornare a ieri, il tempo è trascorso inesorabile, ma tutto rimane incancellabile. Addio bella e misteriosa creatura, quante volte mi è…