de-formata parola- fernanda ferraresso

Note: si tratta di un breve stralcio video, un riassunto di quell’evento, relativo ad un allestimento curato da mio figlio Tommaso, in occasione di una mostra organizzata come prova d’esame. Lui scelse di lavorare sulla mia parola, elaborando delle riprese particolari, montate poi in video, con elaborazione audio in sequenze scelte per separare, sottolineare, a volte disintegrare o ripetere dei suoni, servendosi anche dei rimbalzi e delle frantumazioni prodotte dallo spazio dell’allestimento, all’interno dei laboratori del centro di fisica nucleare di padova.

4 risposte a “de-formata parola- fernanda ferraresso”

  1. parola de-formata
    formata “all’incirca”,destrutturata, dileguata o ripetuta fuori dai canoni ordinari
    un lavoro significativo dove i suoni e l’energia della “macchina” sembrano mutare l’ordine delle cose
    nel buio che prevale la parola sembra cadere e poi sollevarsi, rimanendo tuttavia “evidente”

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  2. questo è un video che riprende una parte della mostra, si sentono anche le voci dei presenti, oltre la mia e i suoni che facevano parte dell’allestimento. Ho scelto di metterla proprio perché la parola nasce in ogni luogo,ed è sempre scena.Anche quando non fa parte di un copione. Ciao Elina,grazie per la pazienza, f.

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  3. come le parole in un certo senso condizionano ancora…
    è il sogno dei poeti poter comunicare senza dover più dire…
    Pluridimesionalità, scansioni del pensiero.
    e la parola si fa movimento

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  4. sì, il de-siderio è proprio questo,una neonatalità all’interno di un ventre smisurato… se solo ce ne accorgessimo!Ciao Cristina,grazie.f

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